> di Luca Ormelli
La tassonomia – ed il suo sommo pontefice Linneo – è la più corruttiva delle infezioni del cerebro che, originando da Aristotele, abbiano incendiato gli ingegni facilmente surriscaldabili degli illuministi fino all’ascesso febbrile della cosmologia hegeliana. Non si dà infatti alcun ordine quanto alle cose del mondo – ed ancor meno esso vige nelle faccende di spirito – differente dalla inestinguibile volontà di persistere e di depredare. E come in natura ad ogni generazione trionfa il più forte così è per le cose dello spirito: l’idea più forte si impone inconsapevole di essere il prossimo capro sgozzato sull’altare della vita.
4 giugno 2014 alle 13:26
Prima o poi c’è sempre un “più forte”…viene da chiedersi: è davvero inevitabile?
Un sorriso
t.t.
4 giugno 2014 alle 14:35
Cara Tiziana, “inevitabile” finché la vita – quella afferente gli organismi “superiori” almeno – persisterà a riprodursi per via sessuata.
Grazie della tua sempre gradita visita.
L.