Filosofia e nuovi sentieri

«Mi rappresento il vasto recinto delle scienze come una grande estensione di terreno disseminato di luoghi oscuri e illuminati. Lo scopo delle nostre fatiche deve essere quello di estendere i confini dei luoghi illuminati, oppure di moltiplicare sul terreno i centri di luce. L’un compito è proprio del genio che crea, l’altro della perspicacia che perfeziona» Denis Diderot


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L’interculturalità e le sue dimensioni

> di Stefano Santasilia

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L’interculturalità è un problema del nostro tempo. Di sicuro non si tratta più di un tema nuovo ma sicuramente sempre attuale, considerando come la ricerca del possibile dialogo tra differenti prospettive sia all’ordine del giorno. Ciò fa sì che l’indagine relativa alle manifestazioni storiche di tale dialogo, e alle sue possibilità strutturali, continui ad essere teatro di interessanti dibattiti e stimolanti proposte. Nel solco relativo a tali ricerche si colloca il volume in questione, curato da Giuseppe Cacciatore e Antonello Giugliano, studiosi che da tempo rivolgono le proprie ricerche all’analisi della “questione interculturale”. Continua a leggere

Categorie: Recensioni | Tag: Antonello Giugliano, Bigalli, Brasile, Chiricosta, Diana, Dimensioni, filosofia, Giuseppe Cacciatore, Interculturalità, Kruse, Lévi Strauss, Montaigne, Multiculturalismo, Nahuatl, Occidente, Oriente, Rossi, storia, Studi di genere, Tao, Tarantino | Permalink.


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Falso Trattato di estetica. La realtà della poesia secondo Fondane

> di Stefano Santasilia

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Dove si radica la poesia? Da dove nasce? Risponde solo alle esigenze del cuore oppure dà voce anche alla ragione? Il trattato “falso” che Fondane dedica alla questione estetica ha come oggetto proprio il tentativo di restituire alla produzione artistica il suo suolo massimamente vivo e non catturabile concettualmente. Nello specifico, Fondane si riferisce alla produzione poetica, che l’estetica istituzionale vuole riportare sotto il controllo della ragione, implicando la perdita della sua radice vitale e palpitante. La falsità del trattato, allora, non risiede nel suo oggetto bensì nella modalità con cui questo viene trattato. L’abbattimento, o meglio il non riconoscimento delle codificazioni ufficiali, lo stile lontano dai precedenti e contemporanei trattati di estetica, fanno, dell’opera di Fondane, uno scritto provocatorio capace di mostrare come tale “falsità” riesca a dar voce alla ricchezza semantica e ritmica della poesia. Continua a leggere


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Jean Grondin e la filosofia della religione. Un’introduzione a mo’ di provocazione

> di Stefano Santasilia

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La filosofia della religione si presenta estremamente problematica nella sua stessa definizione (nel panorama italiano l’odierno dibattito relativo alla nuova denominazione “filosofia delle religioni” da preferire, o meno, a quella finora in uso mostra quanto l’individuazione dello statuto di tale disciplina continui ad essere di difficile risoluzione). Il testo di Jean Grondin, noto studioso di ermeneutica, cerca di individuare il nesso ineludibile che giustificherebbe l’esistenza di quest’ambito di ricerca senza ridurlo a mero “angolo di studi dedicati all’argomento”. Secondo Grondin la filosofia della religione non è solo un’analisi filosofica del “fatto” religioso (il che implicherebbe una previa scelta di campo metodologica) bensì un interrogarsi sulla comune radice condivisa da religione e filosofia.
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Il senso dell’esistenza. Per un nuovo realismo ontologico. Markus Gabriel e il realismo

> di Stefano Santasilia

Nel dibattito sul ritorno del realismo e sul nuovo realismo (nato, in Italia, “sotto le direttive” dell’oramai arcinoto Maurizio Ferraris), il testo di Gabriel si colloca come un momento di riflessione acuto e significativo. Difatti la riflessione del giovane filosofo tedesco non vuole porsi come un ritorno ad una forma di realismo dura, contrapposta semplicemente ad un possibile estremo costruttivismo. La questione è, più che altro, quella di riuscire a mostrare come non vi sia opposizione alcuna tra la condizione dell’immaginario e quella della conoscenza del mondo così com’è (considerando che tale conoscenza pur basandosi su presupposti immediati non si dà certo come diretta e scevra da precomprensione).
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Il senso delle cose. Per un realismo fenomenologico. Un saggio di Angela Ales Bello

> di Stefano Santasilia

Il dibattito relativo al realismo, con lo specifico riferimento al nuovo realismo, imperversa oramai in maniera evidente in tutto il panorama mediatico. Il problema di fondo, che anima la discussione, è il tentativo di comprendere se il “ritorno” alle cose sia qualcosa che necessariamente va riproposto a discapito delle altre correnti filosofiche o se, in realtà, queste ultime, o qualcuna di esse, già da sempre ha coltivato quell’attenzione al reale che il nuovo realismo pretende riportare alla ribaltà come estrema necessità. Il testo della professoressa Ales Bello si colloca in questo secondo filone di ricerche assumendosi la responsabilità di mostrare come, nella sua stessa fondazione, la fenomenologia si strutturi come un realismo.
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Categorie: Recensioni | Tag: Ales Bello, cose, fenomenologia, , idealismo trascendentale, nuovo realismo, realismo, realismo trascendentale, Senso | Permalink.


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I modi del sentire. Un percorso nella tradizione fenomenologica. Un saggio di Vincenzo Costa

> di Stefano Santasilia

Il sentire. Ecco il punto fondamentale. Con gli ultimi sviluppi di una certa fenomenologia novecentesca tale atto assume un ruolo centrale. Non si tratta più di mera questione conoscitiva bensì di individuare in legame primigenio al mondo, l’esperienza fondamentale che caratterizza il nostro esistere, o meglio il nostro vivere. Così, il testo di Vincenzo Costa, ormai noto studioso di fenomenologia si presenta come, cosa già specificata nel titolo, un percorso interessante attraverso quegli snodi fondamentali della fenomenologia (quelle che Ricoeur definiva come le sue “eresie”) che caratterizzano il progredire di questa corrente fino ad oggi.
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Categorie: Recensioni | Tag: fenomenologia, Henry, , intenzionalità, Lipps, Patocka, Paul Ricoeur, Scheler, sentire, Stumpf, Vincenzo Costa | Permalink.

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