> di Pietro Piro
Coloro che detengono il potere stanno letteralmente cercando di spezzare una parte della nostra ossatura etica,
di attenuare e dissolvere ciò che rappresenta probabilmente
la più grande acquisizione della civiltà,
la crescita della nostra sensibilità morale spontanea.
S. Žižek, In difesa delle cause perse. Materiali per la rivoluzione globale
Nel suo piccolo ma denso volume Sociologia dell’agire politico. Bauman, Habermas, Žižek (Studium, Roma 2014), Francesco Giacomantonio cerca ragioni valide per motivare un agire politico «intorpidito da una visione della politica, intesa sempre più come mera gestione e governance dell’esistente, che toglie qualsiasi portata ideale» (p. 16). Deve fare i conti però con una “egonomia politica” in cui l’Io diventa un sistema di riferimento, la base dell’organizzazione socio-politica (p. 19). Un nuovo modo d’intendere il rapporto tra autocostrizione e autocostruzione che limita l’autonomia e la responsabilità e favorisce la dipendenza (eteronomia) e la coazione a ripetere.